Ama chiamarsi soprattutto "cantiniere" il fondatore della Cantina Rudinì Saro di Pietro, oggi affiancato dalla moglie Stefania, decidendo di stare alla larga da titoli altisonanti. Famosos per il pomodorino, il territorio di Pachino era pero', molto prima del suo avvento, caratterizzato dalle verdi distese dei vigneti ad alberello ed era costellato da decine di piccoli palmenti per la trasformazione dell'uva in mosto. Nel 1972 Di Pietro acquista il palmento Rudinì dal conte Corrado Moncada di Paternò. E gradualmente, giorno dopo giorno, costruisce una cantina moderna, rilanciando il Nero d’Avola come prodotto d’eccellenza e dando il via alla rinnovata cultura enologica siciliana. E basta una visita in azienda per rendersene conto. Degustare i vini appena spillati sarà un’esperienza memorabile. Attorniato dalla generosa campagna del sud est, chiunque varchi la soglia di casa Rudinì, è amorevolmente colpito da un bouquet di profumi in grado di inebriare anche i nasi meno esperti. Capace cioè di raccontare la storia antica e toccante di un vino e di un territorio generosi, amati anche nelle maggiori rassegne enologiche internazionali.