Come piace spesso dire ai Calabretta, "il magma nel corpo" potrebbe essere il loro motto. Nonostante da qualche tempo l'Etna sia molto di moda, da quattro generazioni i Calabretta in Randazzo coltivano i loro vigneti seguendo la tradizione plurisecolare dell’Etna, bandendo qualsiasi ausilio chimico, usando molto limitatamente zolfo e solfato di rame, iniziando a sperimentare con la biodinamica. Gli impianti sono ad alberello o a spalliera bassa con piante comunque ad alberello e i vigneti sono siti su terrazze a gradoni sorrette da muri a secco, secondo le antichissime tradizioni locali, e traggono nutrimento dai terreni nati da antiche colate laviche. Vini di irraggiungibile e altissima finezza ed espressività.