Dario Princic, la cui piccola azienda nei pressi di Oslavia ai piedi delle montagne che separano Friuli e Slovenia e guarda sia a Gorizia che a Nova Gorica, è un vignaiolo timido ma solo apparentemente chiuso. Mai si direbbe che per molti amanti del vino naturale è un vero mito vivente, con un seguito appassionatissimo soprattutto all'estero (in Giappone è quasi una rockstar). Un simbolo della viticoltura e vinificazione tradizionale che non ha mai guardato alle mode ma solo alla tradizione, anche la più dimenticata, e alla passione che lo lega al territorio. Con circa 10 ettari, di cui poco meno di 8 vitati, Dario lavora in maniera rigorosamente naturale, con utilizzo minimo solo di rame e zolfo, i vitigni del territorio: Pinot Grigio, Ribolla, Sauvignon, Friulano, Chardonnay e Merlot. Le fermentazioni sono spontanee in tini aperti senza controllo della temperatura e tutti i bianchi sono lavorati con lunghe macerazioni sulle bucce gestite con grande maestria, così da estrarre carattere, anima e complessità sempre armonizzate con una leggiadra bevibilità.